“Ci sono più colori del rosato che peccati.”
Detto comune di enologi e produttori sui vini rosati
I vini rosati, con quella loro palette che spazia dal tenue rosa pallido al vivace rosa cerasuolo, stanno conquistando sempre più appassionati in tutto il mondo. Perfetti per ogni stagione, ma particolarmente apprezzati come vini estivi, i vini rosé offrono un equilibrio unico tra freschezza e complessità, coniugando la leggerezza dei bianchi con la struttura dei rossi. Che si tratti di un picnic all’aria aperta, di una cena elegante o di un momento di relax in solitaria, un buon vino rosato può donare a qualsiasi situazione un tocco di delicatezza e sofisticatezza. In questo articolo analizzeremo il processo produttivo, le caratteristiche organolettiche e gli abbinamenti ideali per apprezzare al meglio un vino rosé.
Vini rosati produzione
I vini rosati occupano una posizione unica tra i vini bianchi e rossi. La loro tonalità, che varia dal rosa pallido al rosa intenso, dipende principalmente dal processo produttivo, in particolare dal tempo di contatto delle bucce dell’uva con il mosto durante la fermentazione. Questo processo, noto come macerazione, permette di estrarre solo una parte dei pigmenti presenti nelle bucce, conferendo al vino il suo caratteristico colore rosato. Più lungo è il contatto, che può durare dalle 6 alle 24 ore, maggiore sarà l’intensità del colore estratto. Ovviamente, il risultato dipende anche dalla scurezza della buccia della varietà d’uva utilizzata per produrre i vini rosé.
Un altro processo produttivo del vino rosato è il cosiddetto “saignée” o “salasso”, in cui una parte del mosto viene prelevata durante la fermentazione dei vini rossi per aumentare la concentrazione di colore e sapore nel vino rosé. In alcune denominazioni è permesso l’uso di varietà a bacca bianca fino al 15%, ma la maggior parte del vino deve sempre essere prodotta da uve a bacca rossa.
Noi di Endrizzi utilizziamo entrambe le tecniche, in base alle caratteristiche specifiche dei diversi vitigni. Il nostro Teroldego Rosato, ad esempio, è prodotto seguendo la tecnica della macerazione, particolarmente adatta a questo specifico vitigno, mentre il nostro DALIS Rosé unisce il Teroldego vinificato con una brevissima macerazione sulle bucce al Sauvignon Blanc.
Le caratteristiche del vino rosato
I vini rosati sono caratterizzati da freschezza, versatilità e capacità di abbinarsi a una vasta gamma di piatti. Spesso presentano note fruttate di fragola, lampone, melograno e agrumi, accompagnate da una piacevole acidità e leggerezza. Proprio per queste caratteristiche organolettiche, i vini rosé sono ideali da gustare giovani e freddi, specialmente durante i mesi estivi. Che si tratti di un aperitivo, di un pranzo leggero o di una cena in compagnia, il vino rosato offre un’esperienza gustativa raffinata e piacevole, capace di soddisfare anche i palati più esigenti. Veri e propri vini estivi, simbolo di spensieratezza e convivialità.
In Italia, il consumo di vino rosé è ancora basso (ma in continua crescita), mentre in Francia e Germania viene ormai consumato al pari dei rossi e dei bianchi.
Gli abbinamenti perfetti per un vino rosé
Come detto, grazie alla loro freschezza e alla varietà di aromi, i vini rosati sono estremamente versatili e capaci di abbinarsi a una vasta gamma di piatti, dagli antipasti ai secondi. Gli abbinamenti classici per i vini rosé includono insalate, piatti a base di pesce, crostacei e carni bianche. Attenzione, però: il vino rosato si accompagna bene anche a piatti speziati, come la cucina mediterranea o asiatica, grazie alla sua acidità in grado di bilanciare anche i sapori più intensi. Inoltre, il vino rosé è eccellente con formaggi freschi e salumi, esaltando i sapori senza sovrastare. Durante l’estate, un rosato ben freddo è perfetto per grigliate e picnic. I vini rosati si dimostrano quindi una scelta eccellente per chi cerca un vino capace di adattarsi a molteplici situazioni gastronomiche, offrendo sempre un tocco di delicatezza e sofisticatezza.
I migliori vini rosati
Vini rosati francesi
I migliori vini rosati al mondo provengono da alcune regioni specifiche, ognuna con le proprie tradizioni e caratteristiche vinicole uniche. I vini rosati francesi, specialmente quelli provenienti dalla Provenza, sono probabilmente i più famosi al mondo. La Provenza ha una lunga storia di vinificazione e le sue condizioni geologico-climatiche sono ideali per la produzione di vino rosato di alta qualità. In questa regione, i vini rosé sono noti per il loro colore pallido, quasi trasparente, e per i loro aromi delicati di frutta rossa e fiori. I vitigni utilizzati includono Grenache, Syrah e Cinsault, tra gli altri.
I migliori vini rosati al mondo: c’è anche la Spagna
Un po’ a sorpresa, un’altra regione rinomata per i vini rosati è la Spagna, in particolare la zona della Rioja. I vini rosati spagnoli tendono ad avere un colore più intenso e un gusto più robusto rispetto a quelli provenzali. I vitigni predominanti includono Garnacha e Tempranillo. I vini rosati della Rioja sono apprezzati per la loro versatilità e la loro capacità di accompagnare una vasta gamma di piatti, dai frutti di mare alla carne grigliata.
Vini rosati italiani
Non poteva infine mancare l’Italia. Le regioni del Salento in Puglia e del Lago di Garda in Veneto sono note per i loro eccellenti vini rosati. Il Negroamaro e il Primitivo sono i vitigni principali utilizzati per i vini rosati pugliesi, che sono noti per il loro gusto pieno e fruttato. Al Lago di Garda, il Bardolino Chiaretto si distingue come un vino rosato leggero e fresco, perfetto per l’estate. Questi vini sono apprezzati non solo a livello locale, ma anche internazionale, e contribuiscono alla vasta e diversificata tradizione vinicola italiana.
Vini rosé trentini
Teroldego Rosato. Nella versione rosata, il Teroldego Rotaliano rivela infatti un lato più delicato e fragrante, pur mantenendo un’interessante struttura. Il colore di questo vino rosato è tipicamente un rosa brillante. Al naso, il Teroldego Rosato offre invece un bouquet aromatico complesso, ricco di note fruttate come fragola, lampone e ciliegia, accompagnate spesso da sentori floreali. Al palato, infine, si distingue per la sua freschezza e vivacità. Questo vino rosé è quindi perfetto come aperitivo e si abbina splendidamente a piatti leggeri come insalate, antipasti, carni bianche e pesce.
Una curiosità: storicamente, invece di usare la parola “rosato”, il Teroldego dal colore più scarico veniva definito “Kretzer”. Questo nome particolare deriva dal tedesco “Kretze”, che indica un cesto di vimini utilizzato per raccogliere le uve durante la vendemmia. L’accordo tra mezzadri e padroni prevedeva infatti che tutti gli acini che si incastravano nella “Kretze” potevano essere utilizzati dal contadino per una vinificazione casalinga. Il risultato erano vini più leggeri e poveri, ma veri protagonisti della cultura enoica contadina trentina: gli attuali vini rosé!
Gli Endrizzi
Noi di Endrizzi crediamo molto nei vini rosati, producendo due vini rosé fermi e un Trentodoc, il Piancastello Rosé, del quale parleremo presto in un altro articolo. Inoltre stanno nascendo delle curiose e rosee novità quindi state connessi con noi!
Intanto, ecco alcune idee per i vostri brindisi estivi: