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Trentino

Grappa trentina, distillato di coraggio

Un viaggio nel mondo della grappa trentina, vero e proprio distillato del cuore.

La distillazione risale alla notte dei tempi, conosciuta ben prima della nascita di Cristo, base di tantissime pratiche mediche. Una pratica alchemica, a tutti gli effetti: attraverso la distillazione la vinaccia diviene un alcool profumatissimo, una sostanza si trasmuta in un’altra del tutto diversa. Un‘alchimia low-cost potremmo azzardare, dato che per secoli in Italia la grappa venne associata all’idea di un prodotto plebeo: ai nobili il vino, gli scarti della fermentazione alcolica (bucce, semi e raspi dell’uva fermentata) ai poveri.

L’origine semantica del suo nome non è geografica, benché nella zona del Monte Grappa in Veneto si producano alcune tra le migliori grappe d’Italia, in realtà la parola grappa deriva dal latino grappolus, ovvero grappolo di uva.

Tra leggenda, storia, tradizione

La grappa fu anche il distillato dei soldati al fronte durante la Grande Guerra, un distillato che infondeva coraggio durante i combattimenti, un alimento che collegava sentimentalmente ai ricordi famigliari, che corroborava il cuore, non solo il corpo.

La storia dell’acquavite di vinaccia è da sempre stata una storia di dazi e gabelle, racconti leggendari tra contrabbandieri e doganieri nelle valli del Nord Italia. Le distillerie sono considerate a tutti gli effetti dei depositi fiscali in sospensione di accisa. Ogni distilleria riceve tutt’ora settimanalmente la visita di un doganiere ed è tenuta a comunicare giornalmente alla Dogana ogni movimento di produzione, entrata, uscita. Le grappe invecchiate vengono sottoposte ai sigilli per tutto il periodo necessario prima dell’imbottigliamento.

Foto Winemag.it

La grappa, dopo aver segnato tra alti e bassi la storia d’Italia, sta godendo oggi un nuovo capitolo della sua evoluzione commerciale. Lo stile di vita più consapevole e attento al gusto che coinvolge i consumatori in tutto il mondo, ha portato oggi il cliente gourmet a prediligere il piacere della degustazione, ad alimentarsi con curiosità verso il prodotto.

Eccellenza made in Italy, trentina nel cuore

La grappa parla italiano, è il distillato italico per antonomasia. La sua produzione non è legata a una singola regione ma – seppur con modalità differenti tra loro – viene prodotta in tutta la Penisola, in particolare nelle regioni del nord Trentino-Alto Adige, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. In Trentino la grappa è un vero e proprio distillato del cuore, una sorta di cordone ombelicale con le tradizioni di famiglia.

La sua fama commerciale risale ad una fortunata collaborazione tra cinque storiche case (Bertagnolli, Segnana, Sebastiani, Pisoni e Bassetti) che fondarono negli anni Sessanta l’Istituto Tutela del Trentino, a tutt’oggi importante organo di promozione e tutela della qualità della produzione provinciale che agisce in collaborazione con la Fondazione Mach, l’Istituto Agrario di San Michele e con la Camera di Commercio di Trento. Le distillerie presenti oggi in Provincia di Trento sono circa 30 con una produzione complessiva che copre l’8% del panorama nazionale. Raffinata ed elegante grazie alla selezione di poche e profumate vinacce delle migliori uve, la grappa trentina si fa riconoscere al consumatore per il marchio del Tridente, apposto su ogni singola bottiglia del distillato.

Alchemica distillazione

La grappa è un’acquavite o distillato, un prodotto alcolico prodotto dalla distillazione di un liquido zuccherino fermentato, generalmente di origine vegetale. La grappa viene prodotta dalla vinaccia d’uva e differisce pertanto dai cugini brandy, cognac e armagnac che sono delle acquaviti di vino, oppure dalla vodka acquavite di patate, dal whisky acquavite di cereali e dal rhum acquavite di canna da zucchero. La produzione avviene tramite la distillazione delle vinacce, ovvero la buccia dell’uva e i semi d’uva detti vinaccioli, ottenuti dalla svinatura di uve tanto rosse quanto bianche, al termine della fermentazione alcolica del vino.

Le uve per produrre la grappa devono essere prodotte, vinificate e successivamente distillate solo sul territorio nazionale. Le vinacce d’uva devono essere molto profumate e di altissima qualità, per sprigionare un magico bouquet aromatico sfaccettato, nobilitato dall’alchemica trasformazione da solido a liquido. La loro distillazione avviene mediante la separazione delle parti volatili evaporate mediante calore e condensate per mezzo del raffreddamento.

I modi per farlo sono molteplici: i più utilizzati sono quello a vapore prodotto da una caldaia e quello bagnomaria nel quale la caldaia contenente la vinaccia si trova all’interno di un’altra caldaia, oppure ancora a bagnomaria sottovuoto.

Grappa trentina Masetto bianco, lo spirito di Endrizzi

Masetto è da sempre il luogo della creatività di Endrizzi, il toponimo dove sorge la cantina della famiglia Endrici dal 1885, il luogo dove sino dagli esordi vennero perfezionate le cuvée destinate ai vini di punta, vinificate dalle migliori uve dei vigneti circostanti.

Questa grappa bianca trentina viene prodotta oggi con le migliori bucce e vinaccioli di Chardonnay e Riesling renano provenienti dalle colline di Pressano e dai vigneti di San Michele. Fitta di sentori tropicali e basamici all’olfatto, asciutta ed elegante al palato è un perfetto calice da gustare da solo, perfetta se abbinata ai formaggi o ai piatti molti grassi, acidi e affumicati, anche con i salumi. Provocante e intrigante con il pesce affumicato.

Il biondo calore della grappa barricata trentina

La grappa barricata trentina è oggi un must-have della cucina italiana e si caratterizza per il processo di invecchiamento che avviene nelle barriques, piccole botti da 225 litri. Famose per l’invecchiamento del vino le barriques sono per lo più di legno di rovere francese, frassino o ciliegio e provengono per la maggior parte dalle foreste del Massiccio Centrale in Francia dove il rovere acquista una ricchezza aromatica straordinaria.

La barrique consente una maggiore ossigenazione del distillato, proprio in virtù del minore rapporto tra volume e superficie di contatto, più congeniale rispetto alle botti grandi. Il periodo di invecchiamento in legno va da un minimo di 6 mesi a molti anni. Più lungo è l’affinamento, maggiore la complessa ricchezza “dorata” del colore del distillato, la ricchezza aromatica, la volumetria del gusto.

Grappa Gran Masetto, essenza del Teroldego trentino

La grappa barricata del Trentino è oggi un prodotto molto ricercato, un distillato di prima qualità, oggetto di degustazioni e concorsi sparsi su tutto il territorio nazionale. Come omaggio all’etichetta di punta dell’azienda, il Teroldego Gran Masetto, questa grappa-gioielloviene prodotta in un limitato numero di bottiglie (acquistabili online qui), distillata dalle migliori vinacce di Teroldego Endrizzi dai vigneti di Mezzolombardo e Mezzocorona. Il suo suadente colore ambrato deriva dalla maturazione per cinque anni in barriques, le stesse dove è maturato il Teroldego per il vino Gran Masetto. I suoi sentori di frutta esotica essiccata e nocciole piemontesi invitano ad accendere un sigaro e gustare una manciata provocante di praline al cacao di Modica o una stecca di nero cioccolato fondente.