Alla fine degli anni ‘90 Paolo e Christine Endrici decidono di ampliare il loro vigneto.
Si guardano attorno in Trentino Alto Adige, ma
il loro bisogno di spazi aperti li spinge a cercare anche delle proprietà in territori completamente diversi. Sono assetati di nuovi orizzonti, amano il differente, sono curiosi, una delle ragioni per le quali si sono sposati, intrecciando culture e religioni diverse, il valore aggiunto della loro coppia nella vita e nel lavoro.
Poi il viaggio nella
Maremma Toscana li folgora. A Capodanno del 1999 Christine e Paolo insieme al fratello di Christine, Thomas Kemmler, decidono di cercare una nuova vigna, proprio lì.
“La Maremma regala emozioni pure, orizzonti aperti che suggeriscono l’infinito” commenta Christine.
Maremma, il fascino sottile di una terra non per tutti
La Maremma dà l'emozione di un qualcosa che si conquista a fatica, suggerisce il fascino di un tesoro non per tutti, diverso dalla Toscana turistica. Nei dintorni dell'attuale Serpaia di Endrizzi si può ammirare il mare, Il Golfo di Talamone, l’Isola del Giglio, nelle giornate di bel tempo persino la Corsica.
La gente della Maremma ha la battuta pronta, la favella veloce. Un’umanità stimolante: i contadini sono concreti e seguano la propria linea.
“
In Toscana si fa così! Questa è la frase che ci siamo sentiti ripetere decine e decine di volte dai contadini con i quali abbiamo collaborato in questi decenni intessendo con loro rapporti stimolanti, dialettici, mai noiosi.” racconta Paolo
Serpaia le origini di un nome e di un’avventura
I poderi Maremmello e Querciolaia nei pressi di Fonteblanda nel Grossetano diventano presto il nostro colpo di fulmine: terreni ricchi di minerali, fino ad allora adibiti a pascolo delle capre, selvatici, pieni di serpi. ‘
Ma che fate qua? L’è tutta una Serpaia!’ è il commento di un contadino incontrato agli esordi dell’avventura. Da qui la decisione di chiamare Serpaia il podere della famiglia Endrici.
La Maremma vinicola degli anni 90: gli albori di Serpaia
Gli anni ‘90 registrano grande fermento nel mondo del vino in Maremma: molti sono gli investimenti e molti i professionisti interpellati dalle cantine con l'intento di migliorare ulteriormente la qualità della produzione vinicola.
Paolo e Christine si rivolgono al
famoso enologo e consulente Ungherese Tibor Gal, che vantava collaborazioni con le più prestigiose aziende toscane, come Antinori.
“Tibor Gal ci diede una decisiva mano nell’impostare il vigneto e fu di grande aiuto nella scelta dei cloni, per la maggior parte francesi, che piantammo; ci diede un’ideale impostazione per costruire un grande vino toscano già dalla vigna.
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